Progetto "Prevenire situazioni di disagio e isolamento delle persone con demenza e dei famigliari, correlati all'epidemia di Covid19" - primi risultatiSi è svolta martedì mattina 9 novembre 2021, a Rovereto, nella sede della Comunità di Valle della Vallagarina, in sala consiliare, la conferenza stampa organizzata da AIMA Rovereto e Comunità della Vallagarina. Il tema erano i primi risultati del progetto “Prevenire situazioni di disagio e isolamento delle persone con demenza e dei famigliari, correlati all’ epidemia di Covid19”, avviato da poche settimane, che avrà termine il 31 dicembre 2021. Il progetto è promosso da AIMA con Comunità Vallagarina, Assessorato provinciale alla salute e politiche sociali-Tavolo Demenza, Azienda Provinciale Servizi Sanitari APSS. Nasce nell‘ ambito delle Attività del Piano Demenze, rivolte a sensibilizzare la popolazione ed a creare cultura sulla malattia di Alzheimer, con particolare riferimento all’ obiettivo numero 8 del Piano Provinciale Demenze della XVI Legislatura. Sono intervenuti Sandro Feller, presidente di AIMA Rovereto, Stefano Bisoffi, commissario straordinario della Comunità della Vallagarina, Carla Comper, responsabile del Servizio Socio- Assistenziale della Comunità della Vallagarina. “I primi incontri del progetto, con piccoli gruppi di famigliari, che hanno assistito e sono stati vicini a persone con malattia di Alzheimer durante la pandemia, si sono già svolti - ha dichiarato il presidente di AIMA Rovereto, Sandro Feller - e confermano quanto fosse importante e utile realizzarlo. I partecipanti hanno espresso questa importanza durante le riunioni. Il decorso della malattia è lento ma inesorabilmente progressivo. I familiari che assistono giorno per giorno si fanno molte domande e cercano le risposte senza trovarle. Le domande interessano aspetti clinici (come i sintomi particolari: il paziente cambia il carattere e perde la memoria), le possibili cure, questioni di relazione e problemi di assistenza. I famigliari trovano conforto nel sapere che le loro ansie e preoccupazioni sono comuni ad altre persone e parlarne attenua il livello di ansia. Durante il lockdown non hanno trovato interlocutori cui porre queste domande e sono rimasti soli con le loro preoccupazioni e domande inevase. Emerge che i famigliari e i caregiver gradiscono avere uno spazio di tempo adeguato per parlare”. Il progetto si svolge sul territorio del Comune di Rovereto e della Comunità della Vallagarina. “Lafinalità è offrire opportunità di confronto, sostegno e supporto ai famigliari e caregiver di persone affette da Alzheimer ” ha spiegato Feller – “Gli incontri si svolgono sotto la conduzione di uno psicologo esperto nel campo delle demenza. I famigliari hanno modo di essere ascoltati e ricevere supporto emotivo e consigli utili ad elaborare e superare i disagi patiti, compreso il senso di solitudine.” Si prevedono almeno 2 incontri per ciascun gruppo, al termine dei quali sarà prodotto un report da analizzare insieme con Comunità di Valle e Tavolo Demenza della Provincia. Gli incontri si svolgono al momento in presenza nella sede di AIMA a Rovereto, in via della Terra 52. Il presidente Sandro Feller segnala “Chi e interessato può ancora chiedere di partecipare. Speriamo inoltre di avere un ri-finanziamento del progetto per il 2022, stante l’interesse e il bisogno che abbiamo riscontrato”. Feller ha ricordato la dimensione del problema “Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità- OMS nel mondo sono quasi 10 milioni i nuovi casi di demenza ogni anno, con una sopravvivenza media dopo la diagnosi di 4-8 anni. In Trentino sono circa 8000 le persone con demenza (la malattia di Alzheimer rappresenta il 50-60% delle diagnosi). Si tratta sicuramente di una priorità sociale e sanitaria, che aumenta con la crescita della popolazione anziana”. Feller ha spiegato: “Recentemente il Trentino ha adottato il sistema ACG-Adjusted Clinical Group per raccogliere dati. ACG utilizza degli algoritmi, che intrecciano diverse banche dati (principalmente le diagnosi e le prescrizioni farmaceutiche) e restituisce analisi riferite ai dati di prevalenza per genere ed età, alla distribuzione in reti professionali, alla comorbilità e al peso assistenziale. L’equipe ACG è composta da clinici, informatici e statistici: questo consente di leggere il dato da diversi punti di vista, per poter aggiustare l’interpretazione e la raccolta del dato. Il sistema ACG sta completando l’elaborazione dei dati, che saranno resi noti in seguito.” Carla Comper, responsabile del Servizio Socio-Assistenziale della Comunità della Vallagarina, ha detto “Ritengo che le attività con i gruppi di caregiver siano il futuro, e che siano importanti non solo per le famiglie dei malati di Alzheimer ma per tutta la comunità”. Il commissario straordinario della Comunità Vallagarina, Stefano Bisoffi ha dichiarato “Auspichiamo che questo bel progetto diventi una buona pratica in futuro. Come in altri casi, anche questa volta, siamo riusciti a fare rete sul territorio, grazie ad AIMA” AIMA ha ricordato i dati globali, europei, italiani, relativi alla malattia. I costi globali della demenza sono cresciuti da 604 miliardi di dollari nel 2010 a 818 miliardi di dollari nel 2015, registrando un aumento del 35,4%. Ci si aspetta che raggiungano mille miliardi di dollari in soli tre anni (World Alzheimer Report 2015). In Europa le stime riportate nei data base dei principali osservatori epidemiologici (ISTAT, Eurostat, OMS), aggiornate al 2018 prevedono circa 9,1 milioni di persone con età pari o superiore a 60 anni affette da demenza, con una stima di aumento a 74,7 milioni nel 2030 ed a 131,5 milioni nel 2050. In Italia, il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in 1.241.000 persone (la malattia di Alzheimer rappresenta il 50-60% delle diagnosi) e 3 milioni circa sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell'assistenza. download documento originale
AIMA Rovereto OdV e Comunità di valle (con il patrocinio di APSS) invitano a partecipare al progetto sotto descritto PROGETTO PREVENIRE SITUAZIONI DI DISAGIO E ISOLAMENTO DELLE PERSONE CON DEMENZA E DEI FAMIGLIARI, CORRELATI ALL’EPIDEMIA DI COVID19 SCOPO DEL PROGETTO: offrire opportunità di confronto, sostegno, supporto ai famigliari di persone affette da Alzheimer e ai loro caregivers. AMBITO DI SVOLGIMENTO: territorio del Comune di Rovereto e della Comunità di Valle della Vallagarina. GLI INCONTRI, CUORE DEL PROGETTO: Saranno promossi incontri tra piccoli gruppi di famigliari, che hanno assistito persone con malattia di Alzheimer. La conduzione degli incontri sarà a cura di uno psicologo esperto nel campo delle demenza. I famigliari avranno modo di essere ascoltati e ricevere supporto emotivo e consigli utili ad elaborare e superare i disagi patiti, compreso il senso di solitudine . Si prevedono almeno 2 incontri, al termine dei quali sarà steso un rapporto su quanto emerso. DOVE: Gli incontri in presenza (salvo imprevisti) si terranno nella sede di Aima Rovereto (in via della terra 52), in orario di tardo pomeriggio oppure nelle ore serali. TERMINE PROGETTO: 31 dicembre 2021 INVITO A PARTECIPARE PER I FAMIGLIARI Chi desidera partecipare al gruppo potrà contattare in autonomia i referenti di AIMA Ferruccio Andreatta 3334557419 [email protected] Claudio Briosi 3351203724 [email protected] Sandro Feller 3381903345 [email protected] Il Progetto è svolto nell‘ambito delle Attività del piano Demenze di PAT rivolte a sensibilizzare la popolazione e creare cultura relativamente alla Malattia di Alzheimer con particolare riferimento ad obiettivo n 8 del PIANO PROVINCIALE DEMENZE DELLA XVI LEGISLATURA condizioni di disagio e di isolamento del malato e del caregiver correlati alla pandemia Covid-19 Sede: 38068 ROVERETO - Via della Terra, 52 - Tel./fax n. 0464/439432 Iscrizione Albo Prov. N. 161/A -2008 - C.F. 94023990222 Gruppo Operativo Riva del Garda via Ardaro, 12 - cell. 389/9895019 Cassa Rurale di Rovereto codice IBAN IT60 DO82 1020 8000 0000 0118 297 e-mail: [email protected] – www.aimarovereto.org CONTENUTI, IMPATTO DEL PROGETTO L'iniziativa è di ascolto e confronto, con la guida di esperti. Si propone di attenuare le condizioni di disagio e isolamento dei malati e loro famigliari, correlate alla pandemia, favorendo l’elaborazione del vissuto. Al termine del progetto sarà possibile in alcuni casi, in accordo con i partecipanti, proseguire il percorso di supporto, verso le persone con necessità particolari, giudicate meritevoli di attenzione. Ci si avvarrà di professionisti (psicologi e un professionista dell’area sociosanitaria), con altri contributi da un medico geriatra/ neurologo o educatore, da valutare in corso di progetto. CONTESTO DEL QUADRO ASSISTENZIALE E BISOGNI EMERGENTI Nella Fase 1 isolamento forzato, chiusura degli ambulatori specialistici, riduzione dei servizi di assistenza hanno avuto inevitabili ripercussioni sulle condizioni di salute del malato e della rete familiare. Nella prima fase dell’emergenza il sistema socio-sanitario ha cercato di contenere il più possibile il disagio. Per il percorso di diagnosi sono state sospese le prime visite ma è stato aumentato lo strumento della telemedicina, che ha permesso agli specialisti di mantenere contatto/ consulenza con le famiglie. L’attività dei centri diurni è stata sospesa offrendo, nei casi più critici, servizi alternativi, con il supporto a distanza. I servizi domiciliari, in accordo con le famiglie, sono stati rimodulati. Nella Fase 2 sono state riprese le attività in modo più strutturato. Il distanziamento sociale e le procedure di sicurezza hanno portato a riprogrammare le attività in modo più dinamico, flessibile. Anche per le attività di sensibilizzazione serve un ripensamento, cercando di mantenere viva nella comunità l’attenzione verso le persone malate e le loro famiglie. L’emergenza ha offerto l’opportunità di potenziare la telemedicina, che può essere utile mettere a sistema anche in situazione di “normalità”. Garantisce infatti, nelle situazioni già in carico, supporto clinico, evitando al paziente di recarsi in ambulatorio, riducendo lo stress, azzerando il rischio contagio. I risultati mostrano come l’attenzione sia stata posta su: Servizi: devono supportare il caregiver, in modo sempre più tempestivo, efficace, omogeneo; Familiari e caregivers: devono essere ascoltati da tutti i professionisti, assistiti in modo appropriato, accompagnanti attraverso i servizi assicurando continuità della cura; Dimensione territoriale: disegnata intorno ai casi presenti, che devono essere conosciuti, indirizzati, risolti sulla base delle risorse disponibili; Presa in carico: intesa come meccanismo di organizzazione del percorso di cura del paziente da parte di casemanagers o di servizi ad hoc, in modo da liberare il caregiver da oneri organizzativi difficilmente sostenibili in momenti di forte stress; Domicilio: servono strumenti di sostegno economico alle Famiglie (assegno di cura), assistenza al bisogno (anche notturna), soluzioni tecnologiche userfriendly, che in alcune fasi della malattia possano coadiuvare il caregiver alleviando il suo stress; RSA: diventa una soluzione corretta per alleviare le difficoltà dei familiari in situazioni particolarmente gravi, rappresenta un punto di riferimento territoriale importante; MMG medico medicina generale: ricopre un ruolo chiave in una fase fondamentale della malattia (stadio iniziale e successivi invii). Il concetto-chiave per i caregivers è “non essere lasciati soli”, accedendo ad una presa in carico multidisciplinare, personalizzata, coordinata, che non pesi economicamente, che sia valida anche su percorsi. Sede: 38068 ROVERETO - Via della Terra, 52 - Tel./fax n. 0464/439432 Iscrizione Albo Prov. N. 161/A -2008 - C.F. 94023990222 Gruppo Operativo Riva del Garda via Ardaro, 12 - cell. 389/9895019 Cassa Rurale di Rovereto codice IBAN IT60 DO82 1020 8000 0000 0118 297 e-mail: [email protected] – www.aimarovereto.org Corso di Formazione - L'AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO COME MISURA A SUPPORTO DELL'ANZIANO FRAGILE28/4/2021 Leggi il notiziario AIMA dicembre 2020!
comunichiamo che a causa dell’emergenza Covid19 la normale assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio al 31/12/2019 e che di consuetudine si teneva nel mese di Aprile è stata rinviata da data da destinarsi.
Segnaliamo comunque che il bilancio è stato approvato dal Consiglio Direttivo in data 19 febbraio 2020 ed è disponibile a richiesta per le vostre osservazioni e valutazioni Cordiali saluti. Il Presidente di AIMA ROVERETO ONLUS Sandro Felle |
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