Marco Trabucchi ci ha portato tanti spunti, nella sua conferenza svoltasi a questo pomeriggio. Il tema erano le RSA.
La relazione di Marco Trabucchi ha dato idee e analisi nella direzione di promuovere una cultura positiva, che affronti e proponga soluzioni ai grandi temi della non autosufficienza, che alimenti la fiducia nelle buone pratiche, che riesca a stabilire alleanze con i familiari, condividendo con loro l’obiettivo della salute e della qualità della vita. Il modo in cui progettiamo e gestiamo e pensiamo le RSA dunque, assume un’importanza centrale. “Il lavoro culturale sul tema del pregiudizio nei confronti degli anziani e dell’invecchiamento in generale è di fondamentale importanza in quanto è proprio sul valore sociale attribuito alla persona anziana e all’invecchiamento che si determina il valore dei servizi per gli anziani e il valore delle professioni di cura degli anziani. Se gli anziani valgono poco, valgono poco i servizi a loro dedicati (come ad esempio le RSA) e valgono poco le professioni (le nostre) che di loro si occupano.” (citazione di Marco Trabucchi). In sintesi i temi toccati sono stati questi: La situazione per le RSA è catastrofica e riguarda principalmente tre aspetti: 1. la grave carenza nel mercato del lavoro di personale sanitario (infermieri e medici) ed assistenziale (operatori sociosanitari) disposto a lavorare nelle residenze per anziani; 2. la grave situazione economica, legata al Covid-19, ai costi energetici, al costo del lavoro, che affonda i bilanci degli enti causando perdite consistenti che, in mancanza di sostegni pubblici, si riverseranno pesantemente sulle spalle delle famiglie; 3. la frastagliata organizzazione dei servizi residenziali, privi di modelli e assetti nazionali in grado di garantire a persone che vivono in regioni diverse, ma anche nella stessa regione, dignitosi ed equi livelli di assistenza.
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Prosegue il nostro impegno per informare e divulgare. Avremo con noi uno dei massimi esperti italiani, Marco Trabucchi e la nostra presidente nazionale, Patrizia Spadin.
Prosegue anche la collaborazione con il CiMeC dell'Università di Trento. Infine, ci saranno tre incontri divulgativi anche ad Isera, Brentonico ed Avio Il tradizionale banchetto con la distribuzione dei ciclamini, e la contestuale raccolta di donazioni, si è svolto a Rovereto, in centro il 20 settembre, con il solito incontro con la popolazione.
Il giorno successivo, il 21 settembre, AIMA Rovereto ha tenuto una conferenza pubblica, con il contributo come relatrice della ricercatrice dell'Università di Trento (Centro CiMec) dottoressa Alessandra Dodich. Lo stesso giorno è stata inaugurata la mostra fotografica “Quotidiani Paralleli” di Luca Chistè (curata da Giovanna Calvenzi), allestita presso la Biblioteca Civica Tartarotti sino al 5 ottobre 2022.Si tratta di un delicato viaggio per immagini, che racconta le persone affette da demenza e le loro relazioni, all’interno di case di riposo, centri diurni e case private. Le foto restituiscono la dimensione sociale della malattia. Ha aperto l’incontro la vicesindaca di Rovereto, Giulia Robol. |
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